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Permanent site specific sculpure in a room of a private flat
A tree made visible due to the plaster and the layered paints scraped from the wall. 3-4 mm of ripped off memory. The tree was photographed in Buenos Aires and its absence was scraped and made visible in a private flat in Florence.
Exhibition curated by Daria Filardo and Elena Magini.
[...] La memoria si fa spazio, fisicamente mette radici e rami da questa parte dell’oceano, dentro un altro contesto urbano, dentro una stanza dove starà permanentemente.
La capacità documentaria fotografica viene, in questo salto da un medium ad un altro, spogliata da Andras Calamandrei del suo più immediato riferimento identificativo (da ‘album di ricordi’, seppur come linguaggio strutturato). L’albero iniziale va oltre il tipico effetto di realtà fotografica trasponendosi in un diverso linguaggio, quello scultoreo che da della rappresentazione e della materia della memoria una nuova esperienza formale e spaziale.
TREE occupa tutta la parete, ha dimensioni realistiche, possiede una concretezza, uno spessore, un ricezione della variabilità della luce che la materia fotografica non avrebbe saputo restituire. Andras Calamandrei lascia che quest’oggetto acquisisca una presenza, perché ripescato dalla memoria selettiva, che oltrepassando la contingenza specifica si fa esperienza profonda.
Daria Filardo
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